L'Associazione,
che si propone di tutelare il patrimonio storico e culturale della stampa a mano
su tela (un'antica pratica artigianale ancora oggi attiva in Romagna), è
costituita dall'unione delle Stamperie che continuano ad utilizzare i
procedimenti tradizionali ed intende garantire con il suo marchio un prodotto
ottenuto nel rispetto di tali metodi, con la finalità di conservare intatto il
secolare fascino di questo antico mestiere artigiano.
In tempi di massificazione, di produzione indistinta, dove ogni caratteristica
peculiare e originale rischia di essere divorata dall'esigenza di produrre a
basso costo ed in grandi quantità, i prodotti della manualità creativa e della
tipicità - sempre più rari e per questo ricercati ed apprezzati - rischiano il
peggiore dei mali: il plagio ad uso industriale, l'imitazione pedissequa, la
volgarizzazione in infinite copie indistinte o addirittura la contraffazione
vera e propria contrabbandata per originale.
Un fenomeno già ampiamente esploso a proposito delle tele romagnole stampate a
mano, che ha immesso nel mercato una quantità rilevante di prodotti di infimo
valore, ha confuso e tradito molti di coloro che hanno creduto di acquistare un
prodotto della tradizione locale e, infine, ha minato la sopravvivenza delle
botteghe artigiane.
Per arginare tale calamità, nel 1997, gli stampatori che operano nelle
provincie di Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna, sorretti dalle Associazioni
dell'Artigianato (Cna e Confartigianato), dalla Camera di Commercio di
Forlì-Cesena e successivamente anche dalla Commissione provinciale e regionale
dell'Artigianato e Regione Emilia Romagna, hanno dato vita all'Associazione Stampatori Tele Romagnole.